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QUALCOSA DI NECESSARIAMENTE FUTILE

Andrea Zanzotto, Arcangelo Dell'Anna

Qualcosa di necessariamente futileParole su vecchiaia e altro tra un poeta ed uno psicanalista

Andrea Zanzotto
Arcangelo Dell’Anna

a cura di Francesco Carbognin

La conversazione tra Andrea Zanzotto e Arcangelo dell’Anna, tenutasi a Pieve di Soligo il 6 settembre 2009, si sviluppa rendendo visibili gli impercettibili legami tra autobiografia e società, tra realtà e visionarietà, tra percezione del trauma e rilkeana lode dell’esistente, tra psicoanalisi e scienza.

Orientandosi  con appassionata e intrepida intelligenza nell’intricata sylva dei paradossi e delle boutades, il poeta ci offre una vivente testimonianza di come la longevità rappresenti una dimensione esperienziale ben più vasta e complessa di quanto si sia soliti ritenere.

A quest’idea di longevità, che nella sua “eroica” durata sembra quasi prospettare la possibilità di un’armonia fra tempo biologico e tempo storico, si associa lo psicoanalista, che della vecchiaia vede soprattutto il suo essere prezioso patrimonio di lucide visioni e di antiche memorie che consentono di dar vita ad altissime opere di poesia e di formulare rimedi alla follia del nostro presente.

New Magazine Edizioni, dicembre 2009